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Uno strano Natale

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Il primo desiderio per il 2021 è la sconfitta del Covid. Sarà per molti un Natale diverso. Uno di quei Natali dove non c’è da festeggiare. Sarà un Natale strano, già! Le strade sono vuote, silenziose, mentre viviamo un periodo difficilissimo per molte famiglie italiane. Un Natale dove vive la speranza in ognuno di noi di rivedere i propri cari, di stringersi in un abbraccio, di camminare mano nella mano. Un momento complicato per moltissimi professionisti del mio settore. Tuttavia, non significa che sarà privo di ricchezza, privo della possibilità di renderci più sobri, più giusti, più umani.

Regalo di Natale 2020 per il 2021: riforma Rc auto

Ma, se ci limitiamo al nostro settore di competenza, sappiamo bene quale sia il regalo di Natale 2020 per il 2021: la riforma Rc auto, obiettivo di una delle più diligenti associazioni dei consumatori, Assoutenti.

Il cuore della rivoluzione Rca sta nella portabilità del certificato assicurativo (sul modello di quanto già accade nella telefonia), per ridurre i premi. La vera liberalizzazione si attua con la concorrenza più forte che mai. Che si crea se l’automobilista è libero di scappare quando vuole da una compagnia indesiderata, da un’assicurazione che lo trascura o lo maltratta con un semplice clic.

Utile sarebbe anche la riduzione dei termini per la risposta ai reclami da 45 giorni a 20 giorni. Nonché l’inasprimento delle sanzioni, fino alla revoca dell’autorizzazione all’attività assicurativa, alle assicurazioni che non si sono ancora adeguate a fornire chiare informative pre-contrattuali.

Dopodiché, si passa alla libertà totale e assoluta del danneggiato: eliminazione delle clausole limitative del risarcimento integrale, per evitare che la vittima di un incidente subisca indebite decurtazioni del danno. Se vado dal carrozziere indipendente ho diritto al rimborso identico rispetto a chi va dal carrozziere convenzionato: le penali sono illegittime, e lo mettiamo ancora meglio nero su bianco.

Auspicabile che arrivi anche il contratto base, standard, identico: per consentire finalmente ai consumatori di comparare le offerte per la sola Ra auto. Non sarebbe sgradita la rottamazione del risarcimento diretto e il ritorno ad un sistema di responsabilità civile pura: la compagnia del responsabile paga. Stop!

Non mi resta, quindi, di augurarvi Buone Feste a tutti ed i vostri cari, con la speranza e la fiducia di un futuro migliore.

LM

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Assicurazione

Il Mise, Ministero per lo Sviluppo Economico non recepirà le pseudo linee guida sulle riparazioni a regola d’arte e tantomeno il protocollo fantasma. Nessuna lista pubblica di carrozzieri “buoni”. Crolla l’impianto dell’accordo abusivo.

Economic Development Ministry

Buongiorno.

Riceviamo e pubblichiamo l’articolo dal blog IlCarrozziere che ci aggiorna sulla questione delicata delle così definite: “pseudo linee guida sulle riparazioni a regola d’arte”.

Buona lettura.

“Il flop annunciato dell’intesa anticoncorrenziale tra Ania e artigiani confederati. Ora si attende l’Antitrust. Continua a leggere “Il Mise, Ministero per lo Sviluppo Economico non recepirà le pseudo linee guida sulle riparazioni a regola d’arte e tantomeno il protocollo fantasma. Nessuna lista pubblica di carrozzieri “buoni”. Crolla l’impianto dell’accordo abusivo.”

Attualità, DDL Concorrenza e mobilitazionedecretorcauto

COMUNICATO DI FEDERCARROZZIERI, ASSOCIAZIONE FAMILIARI VITTIME DELLA STRADA, ASSOUTENTI

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Dal Blog IlCarrozziere.it riceviamo e con enorme piacere pubblichiamo il comunicato stampa unificato di Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime della Strada e Assoutenti.

Ma prima della lettura del comunicato, il mio ringraziamento per il raggiungimento di questo bel traguardo va a tutte le persone che hanno promosso, sostenuto ed aderito alla ‪#‎Cartadibologna‬.

Oggi, se in parlamento, si discute di norme sulle assicurazioni e si tracciano linee e si fissano punti a garanzia e tutela dei cittadini (consumatori, danneggiati, artigiani), respingendo le numerose pressioni effettuate dalle lobby assicurative, il merito è del lavoro svolto fin qui dalle associazioni promotrici ed aderenti alla carta capeggiata da Associazione Familiari Vittime della Strada, Federcarrozzieri, Assoutenti, Cupsit .

Associazioni le quali vogliono respirare il profumo di libertà.

Ecco di seguito il comunicato:

“Le compagnie assicuratrici con sei miliardi di utili in tasca nella Rc auto la smettano di lamentarsi”

Ora che le Commissioni Finanze e Attività produttive hanno confermato e ribadito il diritto delle vittime della strada a essere risarcite sulla base delle Tabelle di Milano e alla libertà di scelta del riparatore di fiducia, le compagnie assicuratrici vogliono alzare le tariffe. Una presa di posizione che stupisce: mentre il Paese ha timidi segnali di ripresa dopo una lunga recessione, le assicurazioni sfondano il muro dei due miliardi di euro di profitti nel solo ramo Rc auto nel 2014 e oltre sei miliardi negli ultimi tre anni. È invece da elogiare l’operato delle Commissioni e della relatrice Silvia Fregolent, che in larga maggioranza e in modo trasversale hanno difeso i diritti dei cittadini, dei danneggiati, degli automobilisti, degli assicurati e delle vittime della strada”.

Aldo Minucci, presidente Ania, attacca le modifiche al disegno legge concorrenza: “Comporterebbero un aumento del costo dei risarcimenti Rc auto con un inevitabile aumento del prezzo delle polizze”. Minucci si dice sorpreso “che un provvedimento elaborato e voluto dal governo con lo scopo di ottenere una maggiore trasparenza e informazione a favore degli assicurati della Rc auto e di determinare una significativa riduzione dei prezzi delle polizze, per effetto di posizioni demagogiche e interessate si traduca nel risultato opposto: l’aumento del costo dell’assicurazione Rc auto”.

A prendere le difese dei poteri forti scendono in campo sul Corriere della Sera due economisti che dovrebbero essere campioni di liberalismo quali Giavazzi e Alesina sul Corriere della Sera i quali dimostrano dimostrano come le lezioni di Einaudi siano andate perse perché il DDL, così com’era, avrebbe integrato verticalmente il settore della riparazione, composto da migliaia di artigiani che operano in libera concorrenza, in un oligopolio di compagnie assicuratrici creando una situazione conclamata di abuso di posizione dominante come peraltro confermato più volte dall’Antitrust prima dell’avvento di Pitruzzella, dal Comitato Economico e Sociale dell’Unione Europea e come sancito dalla legge Francese sulla tutela dei Consumatori.

In realtà, l’attuale ddl concorrenza è un primo passo per la tutela dei diritti dei cittadini, dei danneggiati, degli automobilisti, degli assicurati e delle vittime della strada. Le compagnie assicuratrici sfondano il muro di due miliardi di euro di profitti nel ramo danni nel ramo Rc auto nel 2014 e oltre sei miliardi negli ultimi tre anni: troviamo paradossale che il presidente Ania minacci rincari proprio quando la sua compagnia di riferimento vanta utili da capogiro (1,3 miliardi solo nel primo semestre del 2015) generati anche dai rami danni. Il presidente Ania dovrebbe sapere che il business assicurativo è anticiclico e i tempi di crisi prolungata hanno, nel settore danni, creato un gigantesco surplus di utili: questi non si sono tradotti in consistenti riduzioni dei premi a causa della struttura non concorrenziale e oligopolistica del mercato. Gli assicurati hanno, infatti, raccolto solo le briciole. Se vi sarà poi la ripresa, questa, oltre ad essere purtroppo tendenzialmente modesta, si aggancerà comunque a un nuovo modo con cui gli italiani concepiscono la mobilità, la cui riduzione è da ritenersi ormai strutturale per una serie di fattori.

In autostrada si viaggia di meno anche per l’alto costo dei pedaggi e per l’aumentato uso del treno, in città ormai le congestioni di traffico e il costo del carburante suggeriscono (dove possibile) l’uso del mezzo pubblico. Per fortuna, le auto sono più sicure e, per quanto ci sia moltissimo da fare ancora, anche le strade. Vi è da non trascurare la deterrenza dovuta alla patente a punti per chi usa l’auto per lavoro, l’aumento vorticoso degli autovelox (in certi casi indiscriminato) e le misure contro la guida in stato d’ebbrezza, che hanno modificato in buona parte alcune abitudini di guida sconsiderate e superficiali in attesa di una norma seria e non propagandistica sul cosiddetto “omicidio stradale”.

Si sta sviluppando in modo vertiginoso il car sharing e le giovani generazioni cominciano a pensare in massa che l’auto non sia più uno status symbol. Le compagnie non hanno nulla da temere né da minacciare, la riduzione dei sinistri (e quindi dei risarcimenti da pagare) è strutturale, secondo dati Ania, ormai a partire dal 2000.

L’impianto del disegno legge non aumenta i risarcimenti ma li àncora solo all’esistente. Sull’esistente le compagnie, con grande beneficio sociale, risarciscono, a partire dal 2000, un numero di sinistri che è calato da 3.700.000 a 1.800.000 (dati Ania). I morti sulle strade sono passati da oltre 6.000 a poco più di 3.000 (dati Ania): numero sempre drammatico e molto rilevante, ma che dimostra la tendenza costante aduna riduzione. I feriti, tra lievi e gravi, sono passati da 380.000 del 2000 a meno di 180.000 (dati Ania). Con tali presupposti, c’è spazio per significativi e sostanziosi e immediati ribassi tariffari in tutta Italia.

Stupisce quindi la presa di posizione dell’Ania, che si spinge a parlare di “posizioni demagogiche e interessate”. È assurdo che un’associazione il cui scopo precipuo è fare lobby e pressione sui vari governi parli in modo così azzardato. Quella stessa associazione, l’Ania, che bussa alle porte di tutti gli esecutivi per strappare regole a suo esclusivo vantaggio e il cui fine è solo di accrescere gli utili. In base a ciò che è stato approvato dalle commissioni un danneggiato può banalmente rivolgersi, domani come oggi, al carrozziere di fiducia; e le vittime della strada che hanno subito lesioni gravissime saranno, domani come oggi, risarcite sulla base delle tabelle di Milano. Si tratta di misure di buon senso ispirate alla libertà e alla tutela dei diritti di soggetti deboli. Sono peraltro destituite di ogni fondamento le statistiche (pagate dall’Ania) secondo cui le vittime della strada italiane sono risarcite più che all’estero: le audizioni nelle commissioni hanno ampiamente smentito i loro dati, portando alla luce studi della Commissione europea e di altre entità indipendenti.

Adesso, la palla passa prima all’aula e poi al Senato. Tant’è vero che i tentativi di pressione si stanno intensificando attraverso i mass media: l’Ania vuole mettere le mani (ancora più di quanto avvenga oggi) sul mercato della riparazione Rca e tagliare i risarcimenti. Federcarrozzieri, Associazione familiari vittime della strada e Assoutenti auspicano che il ddl concorrenza non sia modificato in peggio con colpi di mano dell’ultima ora; e che semmai vi sia un ulteriore afflato liberale con l’approvazione della portabilità delle polizze assicurative (misura adottata in Francia) e di altri provvedimenti di buon senso.

Il nostro compito sarà di vigilare attentamente sui lavori della Camera e sulle pressioni dell’Ania, di alcuni ambienti governativi, così come dell’Ivass e dell’Antitrust: due autorità che hanno proposto un impianto originario del provvedimento sfacciatamente filo-assicurativo. Sul sistema del controllo e della vigilanza urge una riforma radicale dei criteri di nomina dei vertici, che devono essere indipendenti dal potere politico, dell’accesso agli atti, del controllo da parte degli stakeholder per salvaguardare il mercato interno ed evitare che sia messo in mano a pochi gruppi concentrati.

Per una volta il gioco della democrazia ha vinto, pur parzialmente, sui poteri forti e questo è un segnale importante su cui lavorare per produrre una buona legge.

Furio Truzzi

Rete Consumatori Italia (Assoutenti, Codici, Casa del Consumatore)

Davide Galli

Federcarrozzieri

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni

Familiari Vittime della Strada

 

Assicurazione, DDL Concorrenza e mobilitazionedecretorcauto

#RcAuto. Dal #Cupsit: Le magnifiche quattro audizioni della #CartadiBologna. Attacco alle autorità di controllo

www.cupsit.it
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Buongiorno,

di seguito vi riporto il messaggio del Dott. Stefano Mannacio, presidente del CUPSIT, schieratosi in prima linea contro le lobby assicurative, e le audizioni delle associazioni promotrici della #cartadibologna.

“Anni fa mai potevamo immaginare che Consumatori, Avvocati, Patrocinatori, Vittime della Strada potessero dotarsi di una rappresentanza coesa a favore della libera concorrenza del mercato, della tutela delle vittime della strada e per la libertà di impresa.

Quattro audizioni in Commissione Finanze per spiegare e approfondire il progetto carta di Bologna e che hanno creato almeno un risultato parziale: a essere messe sotto accusa sono le autorità di controllo.

Patrocinatore disattento e svogliato ascolta le audizioni e rifletti: i diritti dei tuoi clienti dipendono anche dal lavoro di queste realtà associative.

Pensaci”.

LE AUDIZIONI:

12 GIUGNO – AUDIZIONE VITTIME DELLA STRADA: ATTACCO A IVASS E ANTITRUST

LINK AL VIDEO E TESTO AUDIZIONE_VITTIME

12 GIUGNO – AUDIZIONE FEDERCARROZZIERI: LIBERTA’ D’IMPRESA, TECNICA, PREPARAZIONE

LINK AL VIDEO

8 GIUGNO – AUDIZIONE OUA – RIDICOLIZZAZIONE DEL DDL SOTTO IL PROFILO GIURIDICO, DUBBI SUL QUADERNO UNO DELL’IVASS

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3 GIUGNO – AUDIZIONE ASSOUTENTI – DIFESA DELLE VITTIME, PORTABILITA’, FRANCHIGIE PER POLIZZE RC AUTO

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Assicurazione, DDL Concorrenza e mobilitazionedecretorcauto

La giornata di mobilitazione partenopea per la #cartadibologna

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14 marzo 2015 Napoli Starhotel Terminus ore 15:00 in trecento per il convegno “Ddl concorrenza: il governo controriforma la RCAuto“.

Apre i lavori Mario De Crescenzo, presidente di Mo Bast, sottolineando l’assurdità e la pericolosità del Ddl concorrenza. Tommaso Caravani a moderare i lavori dà la parola alla prof.ssa Cassaniti, presidentessa Vittime della Strada, che ha espresso con forza la sua posizione:” Ero presente a Bologna allora c’era un decreto che contrastava con i diritti degli assicurati. Ora viene riproposta la stessa cosa. Tutto viene letto nell’ottica del profitto e così io vorrei capire come mai a fronte di profitti così alti si decide di abbassare i risarcimenti! Una società civile non può tollerare queste gravi violazioni dei diritti di ognuno. Non può ammantare di interesse sociale i tagli ai diritti dei risarcimenti delle vittime. In una società civile la persona deve essere al centro della società. Non solo la persona come vittima ma le persone come gli stessi artigiani privati della possibilità di svolgere il proprio lavoro. Tutti gli ultimi governi susseguitisi sono filo-assicurativi anche il governo Renzi mostra di seguire questo orientamento.” A seguire Mario De Crescenzio ha proseguito spiegando come la scelta di Napoli non sia stata affatto casuale. “Napoli e provincia hanno il costo assicurativo più alto d’Europa!”.Il presidente di Mo Bast ha evidenziato le contraddizioni del disegno presentato il 20 febbraio: ”Un Ddl chiamato concorrenza per definirsi tale avrebbe dovuto contenere la portabilità delle polizze, o la possibilità di rivolgersi a compagnie europee, ma soprattutto che IVASS ed antitrust fossero rivoltate come calzini. Ripensate completamente. É infatti evidente che l’operato degli stessi risulta fortemente compromesso. Invece nulla di tutto ciò”. De Crescenzio ha concluso affermando piena disponibilità a contribuire alla produzione di un provvedimento solo se davvero a tutela dei diritti dei consumatori. La parola è poi passata al dott. Raffaele Zinno, segretario SISMLA, che si è soffermato sulla necessaria terzietà del Ctu e sulla necessità di liberare i medici delle compagnie dal dictat loro imposto. Ha quindi concluso esponendo la sua proposta per affrontare il problema con trasparenza e serietà. L’avv. Giuseppe Mazzucchiello, presidente dell’Associazione Valore Uomo ha evidenziato l’urgenza di una legiferazione parlamentare, attualmente, però, svuotato di potere amministrato esclusivamente da un governo che agisce in dispregio della volontà popolare. Il Vice presidente OUA, avv. Vincenzo Improta, ha auspicato la necessità di un diritto che sia una facilitazione per il cittadino affermando l’impossibilità di accettare normative che riducono la persona a cosa. L’avv.Settimio Catalisano, Vice presidente UNARCA, ha posto interessanti interrogativi sulle novità introdotte. La stessa scelta della commissione investita, perché non attribuire la competenza alla Commissione Giustizia invece che alla Commissione industria o sviluppo economico. Ha inoltre invitato la buona politica ad intervenire. Il disegno di legge, per l’ennesima volta, contiene una serie notevole di limiti ai diritti dell’assicurato. Non si può lasciar passare che a fronte di utili cosi alti le tariffe sono alte perché le compagnie ci rimettono! Furio Truzzi, presidente ASSOUTENTI “E’ arrivato il momento di tradurre la carta di Bologna in una proposta da presentare immediatamente per avviare una seria riforma del settore, una vera riforma dal punto di vista dell’assicurato che garantisca la liberta di scelta Vogliamo essere tra i primi sottoscrittori della carta di Bologna e vogliamo conoscere chi in parlamento sta con i cittadini e con i lavoratori”. L’intervento del presidente del CUPSIT, Stefano Mannacio è partito dai dati per analizzare un sistema che ha gravi irregolarità e inadempienze. La stessa composizione dell’IVASS preoccupa vista l’incapacità ad intervenire a fronte delle numerose irregolarità. I dati relativi alla sinistrosità parlano di notevole diminuzione, gli utili delle compagnie assicurative salgono esponenzialmente ma nonostante questo gli interventi più volte reiterati dal Governo nascono nel solco di quella che sembra una specie di consociativismo Stato-Assicurazioni nato per fregare vittime e carrozzieri. L’autorità garante della concorrenza e del mercato pare essere la santa protettrice delle assicurazioni. “E’ una cosa insopportabile. In questo modo si distrugge la concorrenza ed il mercato tra le priorità ci deve essere una totale riforma delle autorità, una maggiore trasparenza. Abbiamo un mercato malato perché le autorità sono malate”. E’ stata poi la volta di Davide Galli,presidente Federcarrozzieri. “Da quando abbiamo cominciato siamo diventati sempre di più. Federcarrozzieri e nata perché gli altri non si muovevano. Io vorrei che oggi avessero voci un po’ tutti”.

Si è aperta la seconda parte con Roberto Barbarino che ha introdotto il dibattito politico. Barbarino ha sottolineato le storture del sistema ponendo l’attenzione sulla confusione creata ad arte nel sistema risarcitorio. “Il regime risarcitorio ed il regime indennitario sembrano mescolarsi ma questa confusione creata ad hoc proprio per pregiudicare ancor di più gli assicurati ora siamo arrivato al diritto di scegliere di farsi del male. Scegliere di rinunciare ai propri diritti. Anche questa e confusione Non possiamo permettere che questa confusione si amplifichi, ci vuole chiarezza”. E’ stato poi il dibattito politico con l’intervento telefonico del sottosegretario Cosimo Ferri che ha ribadito come sia necessario garantire la concorrenza attraverso la libertà di scelta ed una stringente tutela del cittadino per mettere al centro la sicurezza di tutti. L’On. Paolo Russo,F.I., è partito da sei interrogativi centrali del DDl concorrenza. Chi ispeziona il veicolo a quali costi? la scatola nera? Chi la paga? Con quali caratteristiche? Ha poi così proseguito il suo intervento: ”La continua imposizione di limiti ai diritti sta determinando una condizione di grande guasto. C’é un attacco alle imprese che è un attacco alla civiltà. L’obiettivo invece deve essere quello di rendere eguali i cittadini. Quando c’è da fare un regalo alle assicurazioni c’è rapidità. Quando c’è da tutelare i consumatori nasce la difficoltà. C’è una evidente sperequazione Questa battaglia va fatta con i partiti, nei partiti e se occorre contro i partiti”. Erminia Mazzoni ha invitato tutti a proseguire nell’impegno di informare e sensibilizzare così da ampliare la portata della battaglia da tempo intrapresa per contrastare un provvedimento totalmente iniquo. “Questo Ddl concorrenza sembra provenire da uno Stato che invece di porsi come priorità la tutela dei cittadini seri ed onesti preferisce ipotizzare che i più siano disonesti e quindi punirli. E’ così che si favoriscono e si fomentano le forme di pregiudizio in danno di alcune categorie quali avvocati, carrozzieri, medici legali, patrocinatori”. Il Sen. Sergio Puglia, movimento 5 stelle parte dalla necessità di eliminare l’indennizzo diretto che ha dato luogo ad una serie di meccanismi distorti. Ha proseguito osservando come le compagnie assicurative abbiano di fatto scaricato il rischio d’impresa sugli assicurati. Altra nota dolente certamente la mancanza di indipendenza dell’Ivass ed ancora: ”La proposta di legge da noi predisposta prevede, tra le altre, la reale portabilità delle polizze, la libertà di scelta del riparatore e propone di ripartire del contratto base. Lo sconto propagandato non nasce dalla riduzione del proprio compenso ma dalla riduzione dei nostri risarcimenti”. Sottolineata anche altre gravi tematiche, quella della gestione dei dati della scatola nera ed il preoccupante favor verso il debitore “assicurazione” che viene posto nella condizione di decidere come, quando ed a quali condizioni pagare. Roberto Barbarino prosegue nel dibattito politico soffermandosi sulla sovrapposizione dei ruoli: Assicuratori che si sostituiscono ai carrozzieri, agenti che si sentono patrocinatori creando una totale confusione dei ruoli. L’On. Impegno, PD,  : “Non si può affrontate il tema assicurativo limitandosi a limitate i diritti dei cittadini. E’ in atto una vera e propria criminalizzazione del danneggiato. Il tema e molto più vasto rispetto a quanto contenuto nel Ddl. Abbiamo un sistema assicurativo che non funziona più che sta implodendo. Il Ddl non regolamenta la concorrenza, non offre trasparenza e non risolve le sperequazioni. Contribuirò decisamente a cambiarlo”. L’On. Andrea Colletti, M5S, ha esaminato lo scenario politico attuale e posto l’accento sulla pericolosità del Ddl che colpisce i diritti delle vittime tagliando drammaticamente sui risarcimenti unicamente per favorire ulteriori guadagni delle compagnie assicurative.

Un arcobaleno di dialetti italiani ha aperto la terza parte dando vita ad un unico grande colore carico di istanze urgenti! Orazio Spanesi della carrozzeria Spanesi: ”Siamo nell’impossibilità di lavorare in sicurezza,di proseguire il nostro lavoro”. L’avv. Gianpaolo Bizzarri ha portato una testimonianza di impegno, di grande valore, quella dell’approvazione da parte del consiglio regionale toscano, della mozione sottoscritta in modo trasversale, prima firmataria la consigliera De Robertis (PD) che chiede si giunga in tempi brevi all’approvazione, in sede parlamentare, della proposta di legge del CNA recante “Modifiche al Codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7”. Oscar Zarri presidente carrozzieri italiani si è rivolto ai colleghi dicendo che non è più tollerabile tutto quello che accade ai carrozzieri, non è più possibile tollerare di essere tacciati di delinquenza. Ivano Vernazzano titolare dell’omonima carrozzeria: ”Questo Ddl è pura follia. Non solo non dovrebbe passare questa legge ma neppure dovrebbe essere permesso di proporla”. Roberto Padovani, titolare della Carrozzeria Padovani di Aosta ha invitato tutti carrozzieri presenti a credere con forza che nell’indipendenza della categoria dai poteri forti. Giuseppe Panico, presidente Assopec ha puntato sull’importanza di fare informazione, mentre Massimiliano Canellini, presidente regionale Campania Aicis propone da tempo l’istituzione un albo professionale dei periti assicurativi ed una regolamentazione della formazione. Infine, Fabio Bergamo, scrittore, ha trasmesso un documento che chiarisce gli aspetti problematici del sistema assicurativo ed ha ribadito come l’unico interesse tutelato dal Ddl sia il profitto delle compagnie assicurative.

Un incontro che ha chiarito definitivamente la pericolosità delle previsioni contenute nel Ddl concorrenza. Un dibattito che ha posto l’attenzione sugli aspetti più urgenti e sulla necessità di contrastare con forza provvedimenti indegni di un paese civile. L’unione alla base della Carta di Bologna si arricchisce di ulteriori propositi, di una miscellanea compatta e pronta ad affrontare senza esitazione l’ennesima battaglia di civiltà giuridica!

Di Elena Bove.

Scarica e divulga La Carta di Bologna

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di seguito scarica il CONTESTATO Ddl concorrenza – CdM 20 febbraio

Assicurazione, DDL Concorrenza e mobilitazionedecretorcauto, Eventi

Ufficiale! Il 14 marzo 2015 verso le ore 15,00 la #cartadibologna approda a Napoli. MoBast!

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#cartadibologna #noallarottamazionedeidirittideldanneggiato 

Mi rivolgo a tutti i cittadini conterranei, agli automobilisti, agli autoriparatori, ma soprattutto ai patrocinatori stragiudiziali ed ai periti autonomi, per invitarli a partecipare alla giornata di mobilitazione che si terrà a Napoli il 14 marzo 2015.

PARTECIPARE NON E’ UN OBBLIGO MA UN DOVERE!

Continua la mobilitazione per la tutela dei diritti del danneggiato e delle vittime della strada, per la libertà del danneggiato nella scelta del riparatore, della circolazione dei diritti di credito (cessione), libertà di scelta nelle cure, della valutazione del medico legale e per la terzietà nella valutazione del danno (perito terzo!)

La Carta di Bologna ritorna al Sud. Infatti, dopo l’evento di fine novembre 2014 organizzato da Federcarrozzieri a Benevento eccoci arrivati a Napoli. Una nuova giornata di mobilitazione proposta da MOBAST!  ed Assoutenti coadiuvata dal CUPSIT, da FEDERCARROZZIERIdall’ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA, dall’UNARCA e da tutte le altre sigle aderenti alla Carta di Bologna, in vista delle imminenti manovre del Governo Renzi a sfavore dei diritti dei danneggiati.

Sarà una giornata di confronto, di dibattito e di elaborazione di nuove proposte e linee strategiche.

L’evento si terrà presso l’hotel Ramada Naples dalle ore 15,00 alle ore 19,00 e vedrà la partecipazione di parlamentari, di tutte le sigle della Carta di Bologna e delle associazioni dei consumatori.

« ..La libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero,  libertà è partecipazione. .» (Cit., Giorgio Gaber, La libertà).

A breve il programma completo dell'evento.