
Si discute da sempre in materia di risarcibilità delle lesioni micropermanenti riportato dalla vittima di un incidente stradale.
Il colpo di frusta è risarcibile anche senza accertamenti strumentali
Questo ha stabilito una recente sentenza della Cassazione n. 26249 del 2019. L’art. 32 del DL n. 1/2012 consente di dimostrare l’esistenza del colpo di frusta con fonti di prova diversi da quelli strumentali (ad es. le radiografie): i criteri, che sono alla base della norma, sono la fungibilità e la alternatività di tali metodi.
Essa dunque non stabilisce limiti ai mezzi di prova, in quanto non impedisce di dimostrare l’esistenza di un danno alla salute, con fonti di prova alternativi agli esami strumentali.
Quali sono i metodi per dimostrare l’esistenza del colpo di frusta?
Sono quelli tradizionalmente utilizzati dalla medicina legale, ossia: l’esame obiettivo (criterio visivo); l’esame clinico; gli esami strumentali.
La norma dunque prevede che tali criteri di valutazione siano fondati sulla “ragionevolezza” così da assolvere la loro funzione senza essere soggetti alla cumulatività degli accertamenti medesimi a cui si può far ricorso: ognuno di essi vale quanto gli altri (valore della fungibilità) nella individuazione del danno ai fini della sua risarcibilità.
Di contro, con essa si afferma implicitamente che nessun danno è risarcibile se la sua esistenza è indimostrabile.
Fonte: Studio Cataldi (clicca qui per approfondimenti sul caso)
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Pubblicato da luigimercurio
Ciao! Sono Luigi Mercurio, italiano di #Benevento dove sono nato ed ora vivo dopo essere cresciuto in un piccolo e grazioso paesino della provincia, #Buonalbergo. Ho frequentato la scuola fino alla maturità, dopodiché sono partito per il viaggio nel mondo del lavoro. Viaggio fatto di salite, discese, di curve pericolose e con una parentesi universitaria per qualche anno. Poi ho provato l’avventura nel mondo dell’infortunistica stradale. Superate le consuete difficoltà ed i mutamenti del settore sono ancora qui …
Infatti nel 2005, come tante volte accade, la mia avventura ha inizio quasi per caso. Ho scoperto un mondo a me prima ignoto che, dopo un percorso formativo fatto di anni di sacrifici, dalle collaborazioni con vari professionisti del settore al continuo studio e aggiornamento, mi ha permesso di acquisire le necessarie competenze ed un buon bagaglio di esperienza.
Nel 2009, nel mezzo di una crisi generale, decido di investire su me stesso e continuare la mia avventura, allestendo e creando un mio spazio web.
Perché un blog? Ho sentito l’esigenza di creare il blog per poter raccontare, condividere e mettere in luce le problematiche e le novità del mio settore lavorativo. Sottolineare i pro ed i contro della normativa vigente, delle consuetudini e prassi lavorative per contribuire a tenere viva l’attenzione su questioni che sono, comunque, di tutti. Il mio intento è collaborare, coadiuvare e stimolare i possibili e necessari miglioramenti dell’attività peritale e stragiudiziale.
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