Attualità

Incidenti stradali: le soluzioni di Fabio Bergamo giungono alla Commissione Trasporti della Camera.

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COMUNICATO STAMPA

GLI INCIDENTI STRADALI NEL MONDO

Secondo i dati rilevati dalla indagine “Global status report on road safety 2015” realizzata dall’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ogni anno nel Mondo perdono la vita in strada a causa degli incidenti, oltre 1.250.000 persone.

Dal suo studio l’ OMS rileva anche che gli incidenti causano il 90% dei morti nei paesi a basso e medio reddito, anche se in questi paesi circola solamente il 54% dei veicoli.

L’Europa ha il più basso numero di incidenti per abitante (9,3 ogni 100.000) mentre l’Africa ha il più alto (26,6). In Medio Oriente il 19,9, nell’area del Pacifico il 17,5, nel Sud Est Asiatico il 17 e nelle Americhe il 15,9. Le categorie più a rischio sono i motociclisti, (23% delle morti), i pedoni (22%), ed i ciclisti (4%). Un altro dato interessante è che il 48% delle persone morte hanno un’età compresa tra i 15 e i 44 anni. Il 73%, ovvero i tre quarti dei casi di incidenti mortali hanno interessato uomini; ed i giovani di sesso maschile sotto i 25 anni hanno una probabilità di rischio che supera di tre volte quella delle giovani donne. Dall’indagine risulta che negli ultimi tre anni, il numero delle morti per incidente stradale è cresciuto in 68 paesi, ed è diminuito invece in 79 di essi.

 GLI INCIDENTI STRADALI IN ITALIA

Nel primo semestre del 2016, sulla base dei dati ISTAT, gli incidenti con lesioni a persone, sono stati 83.549. I morti entro il trentesimo giorno, sono stati 1.466, i feriti 118.349. In confronto ai dati dello stesso periodo dell’anno 2015, le stime mostrano una riduzione dello 0,8% dei sinistri con lesioni a persone, del 4,7% delle vittime e dello 0,5% delle persone ferite. Pur col netto calo della mortalità rispetto al periodo gennaio-giugno 2015, il livello resta alto e non in linea con l’obiettivo europeo del 2020 (dimezzamento del numero di vittime). Nel primo semestre 2016 il numero di vittime sulle autostrade si riduce del 15% rispetto allo stesso periodo del 2015. Per le strade urbane/extraurbane la diminuzione è invece compresa tra il 2 e il 5%. Nei primi sei mesi dell’anno le contravvenzioni elevate dalla Polizia Stradale per uso del cellulare alla guida e per eccesso di velocità sono cresciute rispettivamente del 25% e del 22%. (DATI ISTAT). A determinare gli incidenti sono: la distrazione del conducente, il mancato rispetto delle regole di sicurezza e precedenza; la velocità troppo elevata; il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, del casco e dei seggiolini per i bambini; l’uso del cellulare nonché la guida sotto gli effetti dell’alcool o droghe.

Secondo le stime dell’ Istituto Superiore della Sanità gli accessi al pronto soccorso, a causa degli incidenti stradali, con conseguenti interventi del personale medico ed infermieristico, sono stati in Italia, nel 2014, circa 900.000.

IN PARLAMENTO UN PACCHETTO DI PROPOSTE PER RIDURRE LE VITTIME

Le proposte di Fabio Bergamo, che da anni porta avanti la sua battaglia a favore della sicurezza stradale, dopo essere state apprezzate dalle Forze dell’ Ordine, dall’ASAPS Polizia Stradale, oltre che dal Ministero dei Trasporti, ecc.., sono giunte alla Camera dei Deputati, grazie all’interessamento dell’ On. Paolo Russo e dell’On. Andrea Colletti, e saranno discusse alla COMMISSIONE TRASPORTI, appena inizieranno i lavori relativi alla riforma del CdS, attesa da tempo, sul capitolo sicurezza stradale. Esse sono:

  • lo Stop Avanzato che perfeziona la disciplina dello stop;
  • l’indicatore di tenuta del margine destro per guidare vicino al margine destro della corsia per mantenere della distanza di sicurezza;
  • l’indice di pericolosità stradale (IPS) che con due livelli informa della gravità del pericolo (col primo si guiderà in base alle norme del CdS, col secondo si guiderà adottando la massima prudenza, pensiamo le curve, le gallerie, i viadotti, le confluenze;
  • il DAS che con due delineatori posti a diverse distanze del semaforo facilita l’attraversamento all’incrocio evitando di passare col rosso (il primo destinato alle auto ferme al semaforo, il secondo, più distante da esso, per le auto in movimento);
  • il limite di velocità di 40 Km/h sulle strade a doppio senso, lasciando quello di 50 km/h sulle strade a senso unico ed ha coniato il nuovo termine di “limite di transito” nei confronti dei pedoni, più che di limite di velocità destinato esclusivamente ai veicoli, e quello del “dovere di antecedenza” per i conducenti che hanno il dovere di dare ai pedoni la precedenza, quando essi, avendolo segnalato per tempo, attraversano, nei centri abitati, fuori delle strisce;
  • la validità giuridica del sorpasso a destra in autostrada, per l’uso corretto delle tre corsie definendole per il loro uso (corsia di marcia normale o di primo superamento per la corsia di destra; corsia di primo sorpasso o di secondo superamento per la centrale; corsia di secondo sorpasso o di terzo superamento per quella di sinistra);
  • nelle rotatorie il limite generale di 40 Km/h e di 30 km/h quando in esse sono presenti dei ciclisti.
  • la definizione di segnale stradale e incidente stradale non presenti nell’art. 3 del CdS;
  • per la RC Auto ha pensato alla clausola per il “beneficio delle piccole riparazioni” atta alla revisione periodica della carrozzeria a vantaggio dei conducenti virtuosi.
  • per i bambini ha realizzato l’album “Guido anch’io”; per le autoscuole il libretto sugli utenti deboli, dal titolo “Fenomenologia del pedone”.
  • ha proposto a Federauto, di includere di serie nell’acquisto delle auto nuove, il seggiolino per la ritenuta dei bambini per le famiglie che hanno un figlio per il quale vige l’obbligo del suo utilizzo, come prevede il CdS all’art. 172, e per le mamme che sono in dolce attesa.
  • la poesia “L’Abbraccio Materno della Legge” per l’educazione alla legalità, degli alunni delle scuole elementari e medie.

Il lavoro di Fabio Bergamo, noto ormai ovunque, è stato riportato su oltre 370 giornali online e cartacei, locali e nazionali (La Repubblica, Il Mattino, Il Messaggero), su diversi siti internet di salute e medicina (IPASVI Collegio Infermieri di Bologna, Nurse24, Sardegna Medicina, Infermieristicamente.it, Nurse Times), su vari altri siti internet e blog ed ancora su riviste cartacee di livello nazionale (Folio, Le Strade, Quattroruote, Gente Motori, ecc…).

Sito internet di Fabio Bergamo: www.fabiobergamo.it

E-mail: info@fabiobergamo.it

 

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La carta di Bologna traccia la mappa dei diritti

 

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 Roma 9 aprile 2014. Montecitorio: Auletta dei Gruppi Parlamentari. Una fila controllata di partecipanti entusiasti. Già partecipanti perché tutti i presenti sono la sintesi letterale della “partecipazione”. Un progetto che viene da lontano, nessun corporativismo, nessun interesse lobbistico, solo e soltanto una folla caratterizzata da entusiasmo, voglia di fare, preparazione, senso di responsabilità, dignità, correttezza ed instancabile partecipazione”. La carta di Bologna ha sancito il picco di un percorso. Bologna ha contribuito a maturare gli animi, a fortificarli ed ha cementato l’unione di entità apparentemente differenti. La vera caratteristica comune di chi si è mobilitato è il prescindere dai personalismi attestando con forza che è interesse di tutti riequilibrare una normativa sperequata che viola i diritti di tutti. Ancora una volta e questa volta con tutta la responsabilità che il momento recava gli organizzatori hanno dimostrato l’assoluta valenza di questa battaglia. Una battaglia che vanta sempre maggiori adesioni e che si dirige verso risultati di notevole peso. E’ stata una giornata dedicata alla presentazione di una proposta di legge, è stata la giornata di un documento che rappresenta la possibilità concreta, per noi italiani, di dotarci di una normativa di grande equilibrio. La presentazione della proposta ha avuto il suo incipit nelle parole del dott. Stefano Mannacio, Presidente C.U.P.S.I.T., che ha ripercorso la cronistoria di questa proposta di legge. Libertà di scelta, libertà nelle valutazioni, ma soprattutto tutela delle vittime della strada e dei loro congiunti sono le istanze presenti nella proposta di legge. Un sistema che rappresenta semplicemente il frutto di ricerca giuridica, di principi sanciti dalla stessa giurisprudenza senza favorire alcun protagonismo. A moderare gli interventi Tommaso Caravani (Car Carrozzeria) che ha dato poi la parola ala prof.ssa Giuseppa Mastroierni Cassaniti, Presidente di AIFVS, che ha sottolineato come la Carta di Bologna abbia unito realtà diverse decise a combattere lo strapotere delle lobby assicurative.”E’ importante difendere la libertà di scelta, ha proseguito, e su questo tema così importante mi aspetto un intervento dal Presidente del Consiglio Renzi, visto che proprio lui nel primo discorso teso ad ottenere la fiducia, ha portato ad esempio le difficoltà nell’assistere e nel tutelare i familiari di una giovane vittima della strada. Bene l’indicazione necessaria è quella di far entrare la vita nella giustizia. La risposta deve costituire un serio deterrente, pene certe possono responsabilizzare”. Subito dopo la parola è passata a Davide Galli, Presidente Federcarrozzieri, per il quale lo stralcio dell’art.8 ha evidenziato l’enorme valenza dell’unione degli aderenti alla mobilitazione. “Una buona legge ci consentirebbe di lavorare in condizioni migliori ed in un libero mercato. In particolare la cessione del credito rappresenta uno strumento largamente diffuso ed utilizzato sottrarlo unicamente ai carrozzieri creerebbe gravissimo pregiudizio all’intera categoria. Decidere dall’alto i costi delle riparazioni incide sulla qualità delle riparazioni, qualità che, al contrario, dovrebbe essere sancita e tutelata dalla legge”. Presenti diversi parlamentari, tra cui alcuni impegnati sin dall’11 gennaio a Bologna. Tra i primi l’On. Marco Di Stefano (PD):”Bologna è stato il principio di un impegno che prosegue.” Di Stefano ha ribadito la necessità di preservare la cessione del credito e la volontà di portare avanti i punti presenti nella proposta di legge così come evidenziate dalla stessa AIFVS. A seguire l’On. Paolo Russo (FI) che ha speso parole di ammirazione per le forme utilizzate dalla mobilitazione capace di portare avanti istanze legittime con forza e garbo. L’On. Andrea Colletti (M5S) ha evidenziato alcuni dei punti imprescindibili della proposta di legge:”Grande attenzione per il tema del danno alla persona. Riforma di IVASS ed Antitrust con nomine caratterizzate da regole precise come ad esempio il divieto di nominare chi ha già ricoperto ruoli dirigenziali all’interno di compagnie assicurative. Ingenti multe in caso di trasgressione. Altra nota dolente il risarcimento diretto che ha rappresentato un vero fallimento. Va ripensato perché così com’è formulato favorisce unicamente le truffe. ”L’avv. Massimo Perrini, (Responsabile scientifico UNARCA), auspicando un cambiamento di passo, ha ripercorso le tappe che hanno portato alla fase attuale . “L’incontro di oggi segna il passaggio dalla protesta alla proposta”. Ha proseguito il dott. Furio Truzzi, (ASSOUTENTI) :”oggi contiamo ulteriori adesioni. Siamo sempre più numerosi e compatti nell’affermare la inderogabilità di una legge che preveda terzietà, più diritti, maggiore concorrenza, spending review anche per le assicurazioni. Siamo ad una svolta epocale.” Il dott. Raffaele Zinno (segretario SISMLA) nel ribadire la assoluta indefettibilità della indipendenza nelle valutazioni da parte dei medici legali ha inoltre sostenuto che la proposta presentata è:”Un progetto che andrà lontano perché ha radici forti.” Ancora un parlamentare è intervenuto per assicurare il proprio impegno, l’On. Giovanna Palma (PD) che ha mostrato grande apprezzamento per le modalità con cui viene portata avanti una battaglia necessaria. E’ stata poi la volta dell’ avv. Settimio Catalisano, (Coordinatore Commissione Responsabilità Civile O.U.A), che si è dichiarato entusiasta dell’incontro e felice di partecipare ad una lotta incentrata sulla tutela dei cittadini che da tempo assistono alla diminuzioni di diritti e garanzie. L’On. Leonardo Impegno (PD) ha affermato che l’obiettivo deve essere:”Rompere l’oligopolio ed abbassare i premi. Il Governo deve rispondere sul tema delle frodi. Bisogna attaccare quella zona grigia che è la vera problematica da combattere. Altro impegno è quello di creare un sistema atto a premiare gli assicurati virtuosi.” Mario De Crescenzio, Presidente Mobast: ”L’Ivass, di fatto, non esercita una reale azione sanzionatoria, assistiamo a violazioni reiterate che solo una tantum sanzionano con costi che le assicurazioni finiscono con l’inserire come voci di bilancio che poi ricadono ulteriormente sugli assicurati.”Sono necessarie nomine che garantiscano la terzietà. E’ poi giunto il momento di eliminare definitivamente la sperequazione delle tariffe tra nord e sud”. Ha invocato compattezza anche l’avv. Giuseppe Mazzucchiello (Presidente Associazione Valore Uomo) mentre l’avv. Marco Bona, (PEOPIL):”L’Italia è il paese dove il risarcimento del danno materiale viene meno risarcito. Se non fosse partita la mobilitazione dove saremmo oggi?Governo di segno diverso hanno apportate modifiche sistematicamente peggiorative. “L’On. Altero Matteoli (FI) ha spiegato come il disegno di legge presentato subito dopo lo stralcio appare come uno scambio di piacere fra poteri. “Questo disegno di legge sarà certamente accantonato ed in ogni caso soggetto ad ostruzionismo perché è necessario riformare abbassando le tariffe, istituendo un’agenzia antitruffa che è cosa ben diversa da un’autority perché caratterizzata da una struttura ben più snella”. Ivano Venazzano (Consorzio Fra Carrozzieri di Genova) :”La svolta è necessaria per tornare ai principi base del diritto . Abbiamo il frodato che guadagna più del frodatore un paradosso tutto italiano.” L’avv. Francesco D’Agata (Portavoce Sportello dei diritti) ha ricordato come la sua associazione nasca proprio da un liquidatore che ha denunciato molto tempo fa quelle che sono le truffe assicurative che oggi tutti conosciamo ma che all’epoca rimasero ferme sulle scrivanie di chi avrebbe dovuto intervenire. L’On. Cosimo Ferri (Sottosegretario – Ministero Giustizia)“Grazie alla Vostra mobilitazione si sono fatti passi importanti ora, sulla scia delle pronunce emesse dalla Corte di Giustizia Europea è necessario rispettare il diritto alla concorrenza. “Con la proiezione di un video proposto da SICURATO, Claudio Cangialosi, ha mostrato le conseguenze di una riparazione non eseguita a regola d’arte. Il dott. Gianpaolo Bizzarri (Portavoce consorzi carrozzieri toscani) ha confermato che la tutela del danneggiato riguarda diversi aspetti e conseguentemente la sicurezza di tutti. La richiesta è quella del rispetto e della valorizzazione della qualità del lavoro per il dott. Enrico Pedoja (segretario SMLT) ha evidenziato come gli emendamenti previsti in precedenza costituissero la negazione della dignità professionale dei medici fiduciari. I numerosi consorzi aderenti sono stati elencati dalla dott.ssa Annamaria Gandolfi (Inretecar), che ha così riconfermato l’importanza dell’unione e della compattezza per tutelare i diritti di tutte le entità coinvolte. Roberto Marino (PERITIAUTO) si è soffermato sulla valenza della terzietà dei periti. Un intervento che ha ribadito ulteriormente come il ruolo dei periti, incaricati di valutazioni che devono essere libere ed autonome, così da tutelare insieme la sicurezza dei consumatori insieme al rispetto di una categoria professionale altrimenti svilita.

Stefano Mannacio, in conclusione ha salutato tutti ricordando che: ”I lavori proseguiranno”.

I punti della Carta di Bologna sono ora una proposta di legge, una proposta di grande civiltà giuridica sul modello della legge francese denominata Loi Hamon. Una proposta di legge, quella appena presentata, tesa a scardinare l’attuale scenario del mercato assicurativo. Un mercato attualmente privo di concorrenza, con una situazione di oligopolio dove tre grandi gruppi assicurativi si dividono quasi il 70% del mercato RC Auto, cercando di massimizzare i propri profitti. Uno scenario che stride fortemente con il record di utili che le imprese assicuratrici conseguono nel ramo RC Auto e che evidenzia ancor di più la crisi dei diciassette mila artigiani carrozzieri. Il pericolo ulteriore nasce dai tentativi dicolpire le vittime della strada riducendo i valori dei risarcimenti per le lesioni gravi e gravissime, riducendo, di conseguenza, il valore che il legislatore assegna alla vita umana. Queste minacce possono essere scongiurate dai punti elencati a Bologna ed ora contenuti nella proposta, che qui riportiamo:

1. Portabilità delle polizze (Loi Hamon )

2. Riduzione tasso concentrazione sul mercato delle compagnie assicuratrici

3. Reale indipendenza di Ivass e Antitrust

4. Rottamazione risarcimento diretto

5. Libertà di scelta del riparatore (Loi Hamon )

6. Libera circolazione dei diritti di credito

7. Tutela delle Vittime con integrali risarcimenti

8. Libertà di scelta nelle cure

9. Libertà di valutazione del medico legale

10. Pene certe per i pirati della strada

11. Attenzione alla sicurezza attiva e passiva

12. Agenzia antifrode in campo assicurativo

Una giornata significativa in luogo prestigioso che ha fatto da scenario ad una completa illustrazione di tutte le importanti misure contenute nella proposta di legge presentata.

La dimostrazione che una democrazia partecipata è possibile e che la partecipazione avvicina davvero alla libertà in barba agli immobili ed improduttivi disfattisti.

di Elena Bove

 

Per maggiori informazioni www.mobilitazionedecretorcauto.it