
Bologna 23 maggio 2015, ore 10.30, quartiere Fieristico che ha ospitato AUTOPROMOTEC 2015 26^ Biennale Internazionale delle Attrezzature e dell’ Aftermarket Automobilistico.
Presso lo stand del Consorzio InReteCar si è tenuto il convegno della Carta di Bologna:
“PER UNA VERA E LIBERA CONCORRENZA”. Annamaria Gandolfi, a.d. InReteCar, ha moderato i lavori chiarendo con grande efficacia e fermezza la necessità di reagire, di esporsi e rischiare per cambiare”. Superare il timore del cambiamento significa rischiare di migliorare le proprie condizioni di lavoro. L’urgenza del momento richiede di affidarsi a quanti attraverso la Carta di Bologna stanno combattendo una battaglia di giustizia ed estrema civiltà in nome di tutti noi”. L’avv. Massimo Perrini ha sottolineato come si sia in presenza di un problema di natura politica e non solo tecnica. E’ una fase che richiede l’intervento congiunto di tutti. Davide Galli, presidente Federcarrozzieri, ha esortato tutti a operare un vero e proprio pressing a tutti i livelli per far sentire forte lo stato di sofferenza della categoria. Il Dott. Giampaolo Bizzarri, patrocinatore stragiudiziale, ha spiegato come sia un obbligo assicurarsi ma sia un diritto riparare dove e come si crede. “Non può essere messo in discussione il diritto di scelta”. L’Avv. Alessio Ullucci, legale InRetecar: “leggere il testo del Ddl chiarisce l’imbroglio che vi si nasconde. Si millanta un provvedimento a favore della concorrenza mentre invece il reale contenuto tradisce ben altro!”. E’ stata poi la volta dell’avv. Settimio Catalisano che ha posto un interessante spunto di riflessione: “il Governo dovrebbe rispondere del paradosso che rischia di creare. Da una parte il rafforzamento della pena in caso di omicidio stradale.. all’altra la diminuzione del risarcimento per le lesioni di oltre il 50%. Dal 1996 sono stati esperiti numerosi tentativi di intervenire a favore delle assicurazioni ed è solo grazie all’intervento di quanti si oppongono con forza che oggi siamo ancora qui a combattere l’ennesimo tentativo”. Il Dott. Stefano Mannacio, presidente CUPSIT, ha sottolineato come ci sia davvero di che temere. “Questo Ddl rischia di provocare la desertificazione delle imprese,la mortificazione delle vittime ed il danneggiamento dei diritti dei danneggiati. E’ proposto come un intervento volto a favorire la concorrenza ed invece di operare in tal senso sino ad oggi si e’ favorita la concentrazione di mercato. Controllore e controllato sono la stessa cosa. Renzi ha sempre dichiarato di voler contrastare i poteri forti. Questa è la nostra sfida: giungere a questo risultato attraverso la Carta di Bologna, nata dalla condivisione di forze differenti, dal lavoro,dallo studio di giuristi che hanno messo a disposizione di tutti noi un valido strumento di civiltà giuridica”.
La conclusione dell’incontro ha visto l’intervento di numerosi carrozzieri che hanno esposto gli svariati problemi con cui si confronta da tempo la categoria. Esigenza comune è certamente quella di preservare la professionalità che le assicurazioni vogliono svilire. Un incontro che ha informato ancora una volta e chiarito ulteriormente come la questione sia della massima urgenza e come sia, soprattutto, questione di tutti.
Di Elena Bove
L’ha ribloggato su assopec.
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