Ricevo molte richieste da parte di automobilisti ai quali vengono contestate una o più multe per eccesso di velocità a seguito di rilevamento dei dispositivi Autovelox. La domanda è una! Posso fare ricorso?
Vediamo come comportarsi nel caso si riceva un verbale di contestazione per aver superato i limiti di velocità.
Il controllo della velocità attraverso l’Autovelox prevede che queste apparecchiature siano collocate su determinati tipi di strade e che il dispositivo sia controllato periodicamente affinché i dati rilevati siano veritieri e non falsati da un eventuale cattivo funzionamento (sfasatura).
Infatti, il dispositivo prevede che sia collaudato e che sia periodicamente verificato. In entrambi i casi va lasciato un certificato a garanzia del suo regolare funzionamento (omologazione e taratura periodica).
Su quali strade può essere impiegato per il controllo della velocità?
Il Ministero dei Trasporti ha stabilito che i dispositivi di controllo a distanza della velocità, debbano essere utilizzati su strade extraurbane secondarie e strade urbane di scorrimento (Art. 2 commi “c” e “d” Codice della Strada – Definizione e classificazione delle strade).
Sugli altri tipi di strade tali dispositivi possono essere comunque impiegati ma solo se utilizzati dagli agenti di polizia.
La taratura dell’autovelox
L’argomento “taratura dell’autovelox” ha presentato non poche difficoltà per gli automobilisti che presentavano riscorso lamentando l’assenza di verificazione del corretto funzionamento dell’apparecchio. Difatti, la linea adottata dai Giudici era quella di respingere i ricorsi non ravvedendo la necessità di sottoporre i dispositivi a controlli e verifiche periodiche.
Di contro, per quanto concerne il controllo del regolare funzionamento del dispositivo attraverso la sua periodica taratura si è pronunciata la Corte di Cassazione con la sentenza del 11 maggio 2016, n. 9645 dichiarando che le apparecchiature di rilevazione automatica della velocità devono essere sottoposte periodicamente a tarature e controlli del regolare funzionamento, confermato dal rilascio di un certificato da parte del soggetto verificatore.
Importante: affinché la multa sia valida e quindi esigibile dall’ente accertatore dell’infrazione, non basta dimostrare che il dispositivo sia omologato ma è obbligatorio che di esso sia confermato il corretto funzionamento.
Sul collaudo iniziale e la taratura periodica l’automobilista potrà prendere visione preventivamente presso gli uffici amministrativi dell’ente autorizzato, per mezzo di una richiesta di accesso a tali informazioni.
Come fare ricorso?
Per l’uso illegittimo dell’autovelox si potrà ricorrere al Giudice di Pace o al Prefetto.
Ecco alcune informazioni importanti:
- Si può presentare ricorso al Giudice o al Prefetto, ma non ad entrambi.
- Se il verbale viene contestato nell’immediatezza, i termini per presentare ricorso decorrono dal giorno successivo alla data dell’infrazione; mentre se il verbale viene recapitato a mezzo posta, allora i termini decorrono dal giorno successivo la data della ricezione del multa.
- Se si vuole presentare riscorso è fondamentale non pagare la multa.
Quale è il costo del ricorso?
Il costo del ricorso effettuato direttamente al Prefetto e al Comando di Polizia Municipale è limitato all’esborso della raccomandata con ricevuta di ritorno per l’invio del ricorso. Se si vuole evitare tale costo basta recarsi presso i preposti Uffici e consegnare a mano il ricorso ricordandosi, però, di farsi rilasciare copia protocollata a dimostrazione dell’avvenuta consegna della domanda di ricorso. Nel caso di rigetto del ricorso l’importo della multa raddoppia ma si può, in ogni caso, ricorrere al Giudice di Pace.
Per quanto riguarda il ricorso presso il Giudice di Pace il costo dipende dalla sanzione contestata.
Per importi fino a € 1.100,00 va versato l’importo di € 43,00 relativo al costo del contributo unificato. Ovviamente se vi rivolgete ad un legale vanno calcolati anche i suoi onorari.
Per importi superiori a € 1.100,00 e fino a € 5.200,00 il contributo da versare è pari ad € 98,00.
Infine, importi superiori a € 5.200,00 prevedono un contributo unificato pari ad € 237,00.
Un consiglio: quando siete alla guida, siate concentrati sulla strada, prestate molto attenzione alla segnaletica e cercate di rispettare i limiti di velocità imposti. Sembrerà retorica ma è l’unica vera strada che conduce ad un doppio risultato: nessuna sanzione e maggiore sicurezza. Perché preservare la propria incolumità resta sempre l’obiettivo primario.
Articolo chiaro e esaustivo. fabio Bergamo
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