Era da tempo che se ne parlava. Pare che sia arrivato il momento dell’abolizione del PRA, che verrà sostituito dall’archivio dei beni registrati.
L’archivio sarà gestito direttamente dalla motorizzazione civile e basterà la carta di circolazione come attestato di proprietà del veicolo.
Alla base della riforma vi è senz’altro la necessità di ridurre la spesa pubblica e snellire la pubblica amministrazione.
In realtà, a cambiare è più che altro l’aspetto burocratico della tenuta della documentazione sui beni mobili registrati, auto e moto saranno ugualmente soggette a ipoteca, al fermo di Equitalia.
Non ci saranno grossi cambiamenti per gli automobilisti, la carta di circolazione (che di fatto sarà il documento unico e continuerà a dover essere tenuta a bordo) certificherà anche la proprietà del mezzo. Stesso discorso per i ciclomotori, con la differenza che per questi ultimi non ci vuole l’autentica della firma del venditore.
Nessuna novità per l’Ipt (imposta provinciale di trascrizione), la quale varia in base alle regioni, tipo del veicolo e ed il cui pagamento viene effettuato su auto nuove da immatricolare e sui passaggi di proprietà di veicoli usati.